
Phil Rolla nel laboratorio Rolla SP
Propellers

Phil Rolla alla guida dell'entrobordo corsa
classe LV (1300 cc.), Coppa Campione
d'Italia, 1968.
Phil Rolla alla guida di Apache/Lamborghini,
World Championship class 1 Offshore,
Key West, Florida, 1985.

Donald Judd
Untitled, 1989
Untitled, 1986

Walter De Maria
Large Rod Series: Circle/Rectangle 5, 7, 9,
11, 13, 1985

Bernd & Hilla Becher
Framework houses, 2002
Sol Lewitt
Cube, 1997
Phil e Rosella con Dan Graham in
occasione dell’inaugurazionde della mostra Half Square/Half Crazy, Borgovico33, 2004.

Richard Long
Small Athens stone ring, 1984
Tutte le foto degli interni sono di Pino Musi
Philip Michael Rolla nasce nel 1938 a Madrone, un piccolissimo centro agricolo nell’entroterra di San Francisco. Tutta la sua famiglia, di origini italiane (i nonni si trasferiscono in California tra il 1910 e il 1916 dal Piemonte), è composta da agricoltori. Grazie agli sforzi del padre per far studiare i figli1, si laurea in Ingegneria ed Economia alla Santa Clara University. Anche se in realtà il suo lavoro sarà ingegneristico, l’economia assumerà un ruolo rilevante soprattutto nella fase di creazione della sua futura azienda.
Phil Rolla, questo è il modo in cui preferisce essere chiamato, sin da ragazzo ha la passione per barche e macchine da corsa ed è incuriosito dagli aspetti tecnici ed estetici. Dopo aver lavorato (per mantenersi agli studi) presso una ditta che effettua prove di resistenza su materiali, capisce che il suo destino non è quello di lavorare alle dipendenze di qualche grande società americana, e decide di trasferirsi in Europa. lla fine del 1962 si reca prima in Norvegia e poi a Torino. Qui ha l’appoggio di due cugini del padre ma la scelta di questa meta è anche dovuta alla presenza del costruttore automobilistico ungherese Frank Reisner. Phil, che lavora presso di lui come apprendista fino al 1965, ricorda questa esperienza come essenziale sia dal punto di vista professionale che da quello umano. Seguendo i consigli di Reisner e per motivi personali, si trasferisce in Ticino nel 1966 con Renate Michel, ceramista, sua compagna dal 1963. I tre grandi laghi e la presenza del costruttore comasco Angelo Molinari (la cui amicizia e i cui insegnamenti sono stati fondamentali), lo rendono il luogo ideale per sviluppare il suo interesse per la propulsione marina. Phil Rolla affitta un garage e contatta persone negli Stati Uniti che potrebbero essere interessate alla sua idea di produrre eliche da competizione.

Risponde Bill Harrah, appassionato di motonautica e importatore ufficiale delle Ferrari in Usa, che gli invia milleseicento dollari per la costruzione di tre eliche innovative (di cui una si rivela molto importante per le future scoperte dell’idrodinamica). Così nasce la Record, poi diventata Rolla SP Propellers. Da questo momento l’ascesa di Phil Rolla è determinata dal talento e dalla passione per il suo lavoro, dai successi come pilota in motonautica, affiancati all’interesse per l’arte contemporanea. Le sue eliche sono oggetti di grande bellezza e lui stesso afferma che se non avesse conosciuto il concettualismo e il minimalismo, soprattutto attraverso i lavori di Donald Judd, Walter de Maria e Dan Flavin, non avrebbe avuto certe intuizioni, concretizzatesi in un impegno estetico funzionale, determinante per la ricerca industriale.

In Ticino coltiva amicizie con architetti e artisti (tra cui Dolf Schnebli, Pierino Selmoni, Flavio Paolucci e molti altri), grazie ai quali comincia a collezionare e ampliare la sua conoscenza dell’arte contemporanea internazionale. Solo alla fine degli anni Novanta arriva il primo importante acquisto quando, insieme alla seconda moglie Rosella Zanardini, appassionata d’arte, comprano a New York un’opera di Rauschenberg
2, proprio mentre il Guggenheim gli dedica un’importante retrospettiva
3. Nello stesso periodo un caro amico, l’architetto Paolo Brambilla di Como, mostra loro una vecchia chiesa sconsacrata in pessime condizioni.
I Rolla rimangono affascinati dalle potenzialità dello spazio e lo acquistano rinviando la ristrutturazione, essendo divenuti, nel medesimo periodo, proprietari dell’ex casa delle Dogane di Bruzella in Canton Ticino, loro attuale abitazione. Nel 1999 i Rolla si recano a Marfa, Texas, per visitare la Judd Estate e la Chinati Foundation. Al loro ritorno hanno idee chiare sulla destinazione e il tipo di ristrutturazione della chiesa sconsacrata di Santa Caterina.

Il progetto è affidato allo Studio Brambilla Orsoni e i lavori cominciano nel 2000. Santa Caterina diventa, nel 2002, la sede dell’Associazione culturale Borgovico 33
4 di cui Rosella è presidente e coordinatore del Comitato scientifico.
La collezione Rolla prosegue il suo ampliamento con l’acquisto, inizialmente, di opere minimaliste e, in seguito, di fotografia, che diventa una grande passione. Nel 2008 i Rolla raggiungono un accordo con il Comune di Bruzella, ottenendo l’uso dell’ex scuola d’infanzia, sede perfetta per un museo privato di fotografia. Nasce Rolla.info che inaugura lo spazio il 12 giugno 2010 con una mostra personale dedicata a Josef Sudek.
1 Phil ha un fratello, Richard, che come lui non seguirà la tradizione del lavoro familiare.
2 Robert Rauschenberg, Untitled, Solvent tranfer and oil with collage of fabric, silk photos, and 3 plastic rulers,
on 2 overlapping sheets of paper, 1980, acquistato da Dranoff Fine Art.
3 Robert Rauschenberg: A Retrospective; Solomon R. Guggenheim Museum 19 settembre 1997-7 gennaio
1998.
4
www.bv33.org